«”Ma c’è ancora il fascismo?” - Si chiedeva Franco Fortini in un documentario del '62, per poi rispondersi amaramente e lucidamente: “C’è. Ha ritrovato il suo viso di 50 anni fa. Prima delle camice nere, il viso della conservazione che sul mercato politico offre ancora a buon prezzo gruppetti provocatori, perché il poco fascismo visibile mascheri il molto fascismo invisibile. La vostra coscienza cos’ha da dire? Bisogna scegliere, bisogna decidere. Il destino è solo vostro. Rispondete”. La provincia di Siena ha sempre scelto da che parte stare, le nostre istituzioni democratiche non si sono mai fatte intimidire né tentare: l'unica strada giusta è quella della democrazia e dell'antifascismo militante. Per questo mercoledì sarò in piazza, come sindaco, al presidio delle istituzioni e delle forze democratiche».
Così Gabriele Berni sindaco di Monteroni d'Arbia aderisce al presidio indetto per mercoledì 20 novembre a Siena dalle istituzioni e dalle associazioni democratiche provinciali a seguito dell'arresto di una cellula eversiva tra le province di Siena e di Firenze. Presentato poi un ordine del giorno al consiglio comunale che ribadisce i valori della multiculturalità e della pacifica convivenza prendendo distanza da ogni forma di ideologia discriminatoria.
«Sapere che nel nostro territorio si annidava un pensiero fascista così organizzato ci fa paura e ci disgusta. Nessuno dovrebbe mettere in dubbio il sistema in cui viviamo, un sistema che ci ha resi oggi liberi ed aperti al mondo, il pensiero fascista da cui nasce il razzismo - e non viceversa - non hanno e non devono avere nessuna rappresentanza o valore: il fascismo è la negazione del pensiero moderno. Noi cittadini ed istituzioni, assieme, abbiamo l'obbligo di vigilare ed intervenire affinché le forze eversive non trovino nutrimento e sia difesa la libertà di tutti. Negli ultimi anni si è fatto l'errore di sottovalutare queste forze, si è concesso ad alcuni di sdoganare comportamenti ed idee che fino a poco tempo fa ci avrebbero disgustato. L'Italia è un paese libero e democratico e la nostra sovranità la esercitiamo attraverso gli strumenti democratici e costituzionali. Per questo saremo in piazza, a formare un argine, stretti attorno alle nostre istituzioni, perché il razzismo non ha e non deve avere copertura politica, perché l'antifascismo va ribadito ogni giorno, con le nostre idee, con i nostri comportamenti, con le nostre istituzioni repubblicane».